DIETRO LA NOTIZIA

Divagazioni in vista delle elezioni europee

È una pericolosa illusione pensare che la crisi possa essere superata e l’euro conservato senza modifica del Trattato dell’Uem e una revisione dei trattati da Maastricht in poi. B. Amoroso – J. Jespersen, L’Europa oltre […]

POLITICA

Vecchi notabili e microchip

Nel guazzabuglio politico-giudiziario che ha terremotato la Puglia, la risposta facile è quella data da Massimo D’Alema. Una volta comandavano i partiti. E la corruzione – che c’era anche allora – era tenuta sotto controllo […]

CULTURA

Ghilini e il Monferrato

“Quel che più basso fra costoro s’atterra, guardando suso, è Guglielmo marchese, per cui Alessandria e la sua guerra fa pianger Monferrato e Canavese.” (“Purgatorio”,133/136) Con questi versi Dante parla dell’annosa contesa fra Guglielmo VII […]

ALESSANDRIA

Un “Museo della Pace” nella Cittadella di Alessandria

La Cittadella di Alessandria presenta alcune opportunità che la monumentalita’ dei luoghi, la storia, l’architettura e le vicende legate alla stessa struttura, non hanno pienamente sviluppato. E questo in presenza di centinaia di progetti, idee, […]

POLITICA

Ombre sul 25 aprile

Questo è il testo integrale del monologo di Antonio Scurati sul 25 aprile che avrebbe dovuto portare a “Che sarà” e che è stato censurato dalla Rai. Lo pubblichiamo come testimonianza viva di libertà di […]

ALESSANDRIA

Alessandria: le vere ragioni del declino

In questa nostra città capita, ciclicamente, di dover assistere ad un dibattito sul suo declino economico e demografico. Questo, di norma, avviene quando una storica attività commerciale, meglio se situata nelle vie del centro, decide, […]

LIBRI

Delitto La Torre, fu solo mafia?

In occasione della uscita del nuovo libro di Agostino Spataro “Delitto La Torre, fu solo mafia?” pubblichiamo le avvertenze scritte dall’autore.   I 213 giorni di Pio La Torre in Sicilia 1   Con il tempo, […]

BLOG & OPINIONI

Perché il federalismo

Il centralismo amministrativo è una eredità della rivoluzione francese. Riportiamoci a fine ‘700: la neonata repubblica francese era circondata da potenze monarchiche e autocratiche, che vedevano nella Francia un enorme pericolo, quasi una lebbra. C’era […]

BLOG & OPINIONI

Il teatro delle marionette

Molti anni fa, ho visto con piacere e divertimento un documentario sul teatro dei Pupi siciliani. Si vedevano i cavalieri di Carlo Magno, come Rolando e Oliviero, azzuffarsi contro innumerevoli Mori, che, evidentemente, non erano […]

ECONOMIA & LAVORO

I caterpillar Cirio e Rixi sono partiti

Mai come in questo periodo mi sento inutile e “fuori dal coro”. Incontri con tutte le autorità ben piazzate nelle prime tre file, con davanti Carabinieri graduati, anche donne (perché così vuole l’etichetta), a seguire […]

SBERLEFFI

Mozart e Salieri, Amadeus e Pino Insegno

Amadeus lascia la Rai

“ Amadeus lascia la Rai. Ma niente paura, sarà sostituito da Salieri. Ah… no… da Pino Insegno ” […]

LIBRI

Quale Europa – Donzelli Editore

Tra il 6 e il 9 giugno in tutta Europa le urne saranno aperte per eleggere il nuovo Parlamento europeo. I partiti scaldano i motori: scelgono nomi, avanzano candidature, pensano tattiche. E i programmi? Il […]

ALESSANDRIA

EDITORIALE

  • La data del 25 aprile è simbolo dell’Italia libera e liberata, dopo venti mesi di Resistenza e uno straordinario tributo di sangue e di dolore. Fine dell’occupazione tedesca. Fine del fascismo. Fine del conflitto. Si abbatteva lo Stato fascista, ma anche il vecchio Stato liberale, e si avviava la costruzione di un nuovo Stato e di una nuova società. Il 2 giugno del 1946 il popolo sceglieva la Repubblica, votavano per la prima volta anche le donne e con la Costituzione del 1948 nasceva l’Italia democratica che si fonda sul lavoro e che ripudia la guerra. Dovrebbe essere questa la festa più importante dell’anno, nella quale tutti si riconoscono e celebrano la riconquistata democrazia. Perché cosi non è? Come mai può accadere che, in previsione del 25 aprile, ad uno scrittore, uno storico noto per il suo impegno democratico, sia impedito di intervenire sul significato della festa in una rete della televisione pubblica? A proposito dei motivi che hanno impedito l’intervento si Antonio Scurati mi sono fatto questa opinione: ha particolarmente preoccupato i solerti servitori dell’attuale Governo in Rai il ricordo dell’assassinio di Giacomo Matteotti ad opera di sicari fascisti il 10 giugno 1924, 100 anni fa, assoldati dai più stretti collaboratori di Benito Mussolini che ne era, naturalmente, informato. Mussolini, sosteneva nel suo scritto Scurati: “Oltre che del delitto, si macchiò dell’infamia di giurare alla vedova che avrebbe fatto tutto il possibile per riportarle il marito. Mentre giurava, il Duce del fascismo teneva i documenti insanguinati della vittima nel [...]

INTERVISTE

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